mercoledì, Febbraio 12, 2025

Storia della Russia – eventi e personalità

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Le Origini e la Formazione dello Stato Russo

La storia della Russia inizia con le antiche tribù slave orientali che si stabilirono nelle pianure russe. Queste tribù si organizzarono in diverse società tribali, ma fu solo con l’arrivo dei Variaghi, guerrieri e mercanti scandinavi, che iniziò a formarsi un’entità statale. Nell’862, Rjurik, un capo variago, fondò il principato di Novgorod, segnando l’inizio della dinastia dei Rjurikidi e la nascita dello stato russo.

Nel 988, il principe Vladimir il Grande adottò il Cristianesimo ortodosso come religione ufficiale dello stato, un evento cruciale che influenzò profondamente la cultura e la società russa. Questo atto non solo consolidò il potere del principe, ma contribuì anche a unificare le diverse tribù sotto una singola fede, gettando le basi per la futura grandezza della Russia. Gli storici, tra cui Boris Rybakov, sottolineano l’importanza di questo periodo nella formazione dell’identità russa.

L’Impero di Kiev e la Sua Caduta

L’Impero di Kiev, fondato nel IX secolo, fu il primo grande stato slavo orientale e raggiunse il suo apice sotto il regno di Yaroslav il Saggio nel XI secolo. Durante questo periodo, Kiev divenne un importante centro di cultura, commercio e politica nell’Europa orientale. La città attirava mercanti e studiosi da tutto il mondo conosciuto, e grazie ai suoi legami commerciali con Bisanzio, l’Impero di Kiev prosperava economicamente e culturalmente.

Tuttavia, la grandezza di Kiev non durò a lungo. Con la morte di Yaroslav nel 1054, l’impero iniziò a frammentarsi a causa delle lotte interne tra i suoi numerosi discendenti. Questa divisione indebolì il potere centrale, rendendo l’impero vulnerabile agli attacchi esterni. Nel 1240, i Mongoli, sotto la guida di Batu Khan, conquistarono Kiev, segnando la fine dell’Impero di Kiev e l’inizio del dominio mongolo sulla Russia.

L’Emergere di Mosca

Dopo la caduta dell’Impero di Kiev, Mosca emerse gradualmente come il nuovo centro del potere. Fondata nel 1147, Mosca sfruttò la sua posizione strategica e le sue alleanze politiche per crescere in importanza. Nel 1325, il metropolita ortodosso trasferì la sua sede a Mosca, consolidando ulteriormente il ruolo della città come centro religioso e politico della Russia.

Sotto il regno di Ivan III, detto il Grande, tra il 1462 e il 1505, Mosca si liberò definitivamente dal giogo mongolo e iniziò a espandere i suoi territori. Ivan III sposò Sofia Paleologa, nipote dell’ultimo imperatore bizantino, legittimando le sue pretese di erede dell’Impero Romano d’Oriente. Grazie a queste mosse strategiche, Mosca divenne il nucleo di quello che sarebbe diventato l’Impero Russo.

L’Impero Russo e Pietro il Grande

L’Impero Russo fu ufficialmente fondato nel 1721 da Pietro il Grande, un monarca visionario che modernizzò radicalmente il paese. Pietro introdusse riforme militari, amministrative e sociali per allineare la Russia agli standard europei. Nel 1703, fondò San Pietroburgo, una "finestra sull’Europa", che divenne la nuova capitale e simbolo dell’apertura della Russia verso l’Occidente.

Pietro il Grande, consapevole dell’importanza di una marina potente, costruì una flotta moderna e ampliò i confini dell’impero. Nella Grande Guerra del Nord (1700-1721), sconfisse la Svezia, ottenendo l’accesso al Mar Baltico. Le sue riforme trasformarono la Russia in una delle principali potenze europee, influenzando profondamente il corso della storia russa.

La Rivoluzione Russa e la Nascita dell’Unione Sovietica

La Rivoluzione Russa del 1917 fu un evento cruciale che cambiò il volto della Russia e del mondo. Guidata dai bolscevichi sotto la leadership di Vladimir Lenin, la rivoluzione portò alla caduta dello Zar Nicola II e alla fine della dinastia Romanov. Nel novembre 1917, i bolscevichi presero il controllo di Petrograd e dichiararono la nascita della Repubblica Sovietica.

Nel 1922, l’Unione Sovietica fu ufficialmente fondata, unendo le repubbliche socialiste sotto un governo centrale. Questo nuovo stato era caratterizzato da un sistema politico ed economico socialista, volto a eliminare le disuguaglianze sociali e a promuovere la giustizia economica. Tuttavia, il regime sovietico si trasformò rapidamente in una dittatura sotto Josef Stalin, il cui governo fu segnato da repressioni politiche e purghe.

La Guerra Fredda e la Caduta dell’Unione Sovietica

La Guerra Fredda, un periodo di tensione politico-militare tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, durò dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino al crollo dell’Unione Sovietica nel 1991. Questo periodo fu caratterizzato da una corsa agli armamenti, competizione spaziale e conflitti indiretti in varie parti del mondo.

– Il lancio del satellite Sputnik nel 1957 segnò l’inizio della competizione spaziale.
– La crisi dei missili di Cuba nel 1962 fu uno dei momenti più pericolosi della Guerra Fredda.
– La costruzione del Muro di Berlino nel 1961 divenne un simbolo della divisione del mondo in due blocchi contrapposti.
– La politica di distensione degli anni ’70 portò a negoziati e trattati per limitare le armi nucleari.
– Il crollo del Muro di Berlino nel 1989 segnò l’inizio della fine della divisione dell’Europa.

Nel 1991, l’Unione Sovietica si disintegrò, portando alla nascita della Federazione Russa e di diverse repubbliche indipendenti. Gli storici, come Stephen Kotkin, sottolineano che la caduta dell’Unione Sovietica fu il risultato di una combinazione di fattori economici, politici e sociali.

La Russia Contemporanea

Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, la Russia si trovò ad affrontare una serie di sfide interne ed esterne. Negli anni ’90, sotto la presidenza di Boris Eltsin, la Russia intraprese una transizione verso un’economia di mercato, affrontando al contempo gravi crisi economiche e sociali.

Nel 2000, Vladimir Putin divenne presidente, inaugurando una nuova era di stabilità e crescita economica. Tuttavia, il suo governo è stato anche segnato da accuse di autoritarismo e repressione dei diritti civili. La Russia contemporanea continua a giocare un ruolo cruciale sulla scena internazionale, affrontando sfide complesse come le sanzioni economiche, i conflitti regionali e le tensioni geopolitiche.

Nel corso del XXI secolo, la Russia ha cercato di riaffermare la sua influenza globale, sia attraverso interventi militari che tramite alleanze strategiche. La sua storia complessa e dinamica continua a influenzare non solo il destino del paese, ma anche quello del mondo intero.

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